Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.


- Charles Baudelaire -



venerdì 15 giugno 2012

Lisbona: perché sceglierla

Lisbona è una delle mie città preferite al mondo, nonché la mia migliore scoperta del 2009. Sinceramente, quando l'ho visitata non mi aspettavo granché dal viaggio, in quanto avevo acconsentito più per far felice il mio ragazzo che per una reale passione per il Portogallo. Giunta sul posto però, mi sono immediatamente ricreduta: Lisbona è una città meravigliosa, probabilmente la capitale più a "misura d'uomo" che mi è capitato di visitare, un luogo magico e incantevole capace di sorprendere ad ogni passo. Ogni volta che un amico non sa dove andare in vacanza io consiglio sempre la capitale portoghese, perché credo sia troppo spesso sottovalutata, in primis dai suoi cittadini. Purtroppo, raramente vengo ascoltata e spesso mi sento rispondere che è preferibile una meta più convenzionale. Vi prego comunque di credermi: Lisbona è una città da vedere assolutamente una volta nella vita, soprattutto se siete in coppia. E' un luogo romantico, multiculturale, che offre un'ottima cucina e tanta vita notturna. Inoltre i portoghesi sono veramente gentili e disponibili ma anche molto discreti (ben più degli spagnoli, ad esempio...).


Molti criticano a Lisbona l'estrema povertà e il degrado di certe zone, e in effetti io stessa sono stata colpita da questo aspetto non appena giunta in città, ma a questo proposito è secondo me doveroso fare delle precisazioni.
1) Innanzitutto, sulla base della mia esperienza, è praticamente impossibile trovare una capitale in cui non esistano zone disagiate o vagamente malconce, quindi è inutile aspettarsi di non trovare degrado a Lisbona solo perché è una città più piccola della maggior parte delle capitali europee. Inoltre la povertà che si respira in certe zone di Lisbona è - a mio avviso - molto caratteristica e autentica, simile a quella che si scorge in certi angoli di Venezia, per esempio. Non è la povertà dolorante e ferita che ho visto in certe città dell'est (Budapest, per esempio) e che mi ha lasciato un senso di malinconia angosciata, è una povertà romantica e folkloristica. O almeno, io l'ho vissuta così.
2) Inoltre non mi sono mai sentita in pericolo nella capitale portoghese, al contrario di quello che mi è successo a Londra, New York, L'Havana, Parigi. Attenzione: in nessuna di queste città mi è successo concretamente qualcosa, ma in tutte ho attraversato delle zone o visto delle persone che proprio al sicuro non mi hanno fatto sentire. Al contrario, ho passeggiato per Lisbona dalle 8 del mattino alle 5 del mattino seguente e non mi sono mai e poi mai sentita in pericolo. Ho visto alcuni vagabondi, specialmente nelle ore più tarde della giornata, ma questo mi è capitato in ogni città che ho visitato. Certo, come suggerito da guide turistiche e siti specializzati, ho evitato certe zone in certi orari, ma questo si chiama buonsenso. Poi, se uno vuole girare alle 2 di notte ad Alfama e si sente minacciato o ha qualche brutta esperienza francamente merita di svegliarsi un po' e imparare la lezione.


L'unico appunto che io, personalmente, posso fare a Lisbona è l'usanza, piuttosto antipatica, di quasi tutti i camerieri della città: portare al tavolo, prima del pasto ordinato, una serie di (deliziosi) assaggini (formaggio di capra, crostini assortiti, olive, prosciutto) che alcuni turisti erroneamente credono offerti dalla casa. In realtà questi stuzzichini vengono puntualmente conteggiati nel conto e, in genere - in proporzione al costo della cena ORDINATA (che in genere a Lisbona è molto onesto) - sono anche piuttosto cari. L'unico modo per non pagare è far presente al cameriere, non appena tenta di portare questi piatti al vostro tavolo, che non siete interessati. Comunque, ci tengo a precisare che, pur a conoscenza di questa antipatica usanza, una delle nostre ultime sere di permanenza a Lisbona abbiamo ceduto alla tentazione e abbiamo provato questi semplici antipasti (complice il fatto che sul menù era riportato il loro costo, pari a 4 euro): erano squisiti e francamente ne è valsa la pena. Attorno a noi, coppie di giovani del nord europa, stringendo fieramente la loro Lonely Planet, ci guardavano con sufficienza e aria di superiorità, probabilmente pensando che noi non fossimo a conoscenza dello stratagemma in uso nei ristoranti portoghesi: in realtà abbiamo pensato fosse giusto provare, anziché limitarci a giudicare a priori.


Questo è forse l'unico appunto che mi sento di avanzare su questa meravigliosa capitale. Per il resto Lisbona è a mio avviso veramente imbattibile.
L’architettura della città è colorata, brillante, creativa. Le famose ceramiche lucide che ricoprono gran parte degli edifici, gli azulejos, la rendono speciale, viva, un po’ folle. Tanti monumenti da cartolina rappresentano la summa di influenze molteplici: forme arabe, decori moreschi e richiami marini, tipici dello stile manuelino, disegnano un paesaggio articolato, spumeggiante ed estroso.
Inoltre la città è dotata di un sistema di trasporti pubblici veramente efficientissimo, basato su un'intricata rete di pittoreschi tram (emblematico è il numero 28) e una pulitissima, sicurissima e precisissima metropolitana. Tale sistema è particolarmente importante e utile in questa città sorta in collina e caratterizzata perciò da saliscendi continui e sfiancanti. Queste strade così serpeggianti e scoscese, che sono secondo me uno dei tratti più affascinanti e mozzafiato di Lisbona, sono inoltre quasi interamente pavimentate con ciottoli e sanpietrini, per cui il mio consiglio è quello di lasciare le scarpe col tacco a casa e scegliere delle scarpe comode anche per la sera. Se proprio non potete rinunciare a qualche centimetro in più puntate piuttosto sulle zeppe, anche se io caldeggerei decisamente delle ballerine o dei sandali flat. 
Infine non si può non parlare del cibo: la cucina portoghese è l'ideale per un italiano, è semplice, gustosa, fortemente mediterranea. Il principe della tavola è sicuramente il baccalà, che in città troverete proposto in mille varietà diverse (la nostra preferita è la croquetas de bachalau, magari da gustare all'ora dell'aperitivo); ma sono deliziosi quasi tutti i piatti a base di pesce, il galletto con salsa piri piri (piccante) e la prelibate tartine che affollano le caffetterie di tutta la città. Le più famose e le nostre preferite sono senza dubbio le pasteis de nata, che sarebbe ingiurioso dimenticare di assaggiare.
Spero che mi ascolterete e vi lascerete incantare da questa città così seduttiva e raffinata, un borgo da veri intenditori!



Nessun commento:

Posta un commento