Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.


- Charles Baudelaire -



mercoledì 19 gennaio 2011

Istanbul: 2° giorno (lunedì 20 settembre 2010)

Abbiamo un fitto programma da rispettare per questa giornata: ci svegliamo verso le otto e dopo una rapida doccia saliamo sul tetto dell'albergo dove ci aspetta una magnifica colazione a buffet.

Riempiamo il piatto di uova, salumi turchi, dolci fatti in casa (da leccarsi i baffi) e marmellata di rose (con tanto di petali visibili: squisita!).

Nelle tazze versiamo abbondantemente thé turco, un thé nero molto forte e saporito che normalmente viene servito in piccoli bicchierini di vetro, probabilmente a causa del fortissimo aroma che lo contraddistingue (per i meno aperti comunque, vengono serviti anche il caffè e i thé a cui siamo più abituati in Italia).
Ripuliti i piatti e ripassato il programma usciamo dall'hotel e troviamo una città molto diversa da quella che ci ha accolto la mattina precedente: l'ora di oggi è molto più ragionevole e le strade di Sultanahmet sono gremite di persone, sia turisti che locali. Percorriamo l'Ippodromo in tutta la sua lunghezza e notiamo diverse persone che fanno la fila per entrare nella Moschea Blu. Avendola già visitata il giorno precedente proseguiamo in direzione del Palazzo Topkapi, la grande attrazione di oggi. Dal nostro albergo arriviamo al palazzo in poco più di dieci minuti e lungo il tragitto ci godiamo lo spettacolo di ambulanti e venditori che affollano i lati delle strade.
Arrivati di fronte all'ingresso del parco che circonda il palazzo (un parco molto bello e curatissimo che vi consiglio di ammirare con attenzione) rimaniamo un po' basiti nell'osservare i militari schierati in questa zona, con tanto di mitra saldamente impugnati.

Proseguiamo cercando di ignorarli (ma devo dire che passare a pochi centimetri da un uomo che si dimostra ben felice di impugnare un arma fa un certo effetto!) e ci dirigiamo verso i baracchini che vendono il biglietto di ingresso al palazzo e le audioguide in varie lingue. Visto che la nostra guida è piuttosto approfondita e accurata decidiamo di non acquistare l'audioguida e ci limitiamo al biglietto di ingresso (ATTENZIONE! si tratta del biglietto di ingresso solo per il palazzo. Il biglietto d'ingresso per l'harem si può acquistare all'interno del palazzo, in prossimità dell'harem stesso) pari a:

20 lire turche (circa 10 euro)

Scioccati nello scoprire quanto una città così economica per certi versi renda così caro l'accesso alla cultura ci dirigiamo verso i metaldector dove i nostri zaini vengono ispezionati e alcuni visitatori (noi no) vengono persino perquisiti.

Entriamo così nel palazzo e ci prepariamo a scoprirne i segreti e le meraviglie. Facciamo appena in tempo ad ammirare la Sala del Consiglio Imperiale quando scorgiamo una gran movimento tra la folla sparsa per il parco interno alle mura: vediamo allora un corteo di uomini in costume ottomano muniti di strumenti e accessori per intrattenere il pubblico. In pochi secondi si schierano perfettamente e iniziano a suonare melodie da mille e una notte mentre alcuni di loro si distaccano dal gruppo per cantare o ballare: davvero uno spettacolo molto suggestivo!



Ci soffermiamo qualche minuto, quindi proseguiamo la visita al palazzo organizzato in una struttura a scatole cinesi che un po' disorienta. Fortunatamente la visita è organizzata molto bene e si passa da uno spazio all'altro piuttosto velocemente e senza troppi intoppi. La giornata è davvero molto calda ma l'ulteriore giardinetto interno che scopriamo mentre cerchiamo la Sala del Tesoro ci offre un po' di frescura mentre siamo in coda per accedere all'ala forse più apprezzata del Palazzo. 

Al suo interno abbiamo l'occasione di ammirare moltissimi gioielli in parte di fabbricazione ottomana, in parte doni di altre dinastie ai regnanti turchi. Tra le opere che attirano qui i turisti di tutto il mondo spiccano: la Spada di Solimano il Magnifico, il Trono di Ahmed I, il braccio e il cranio di San Giovanni Battista, il Diamante del Kasikci (una pietra gigantesca di 86 carati, classificata al 5° posto nella classifica dei diamanti più grandi del mondo, circondata da decine di altre pietre più piccole) e il leggendario Pugnale del Topkapi, impreziosito da tre enormi smeraldi incastonati nell'elsa e reso famoso dal film Topkapi (1964). Mentre nel resto del palazzo la folla, pur numerosa, non si ammassa nelle stanze e anzi scorre piuttosto velocemente e senza intoppi, in quest'ala l'addensamento è veramente elevato e si procede molto lentamente, probabilmente a causa della meraviglia e dello stupore che provocano molti degli oggetti esposti qui. Per questo motivo, nel caso in cui visitaste il palazzo in alta stagione vi consigliamo di tener conto del fatto che rischiate di perdere in quest'ala del palazzo gran parte del vostro tempo.

Terminata la visita al palazzo ci dirigiamo all'ingresso dell Harem dove ci vengono richieste altre

15 lire turche (7.50 euro circa) a testa.

Sborsato il malloppo ci prepariamo a visitare quella che si rivelerà la parte più bella e affascinante del palazzo. Tutte le stanze di quest'ala sono incantevoli, riccamente decorate con motivi originali e coloratissimi. 

In ogni stanza sono affisse interessanti e dettagliate spiegazioni in inglese e turco sulla funzione e le peculiarità della sala in questione. Percorriamo i corridoi di quest'ala destinata alle mogli e alle concubine del sultano con ammirazione e incanto, restando persino impressionati dalle sale dei bagni. Nel complesso dunque, nonostante la spesa, riteniamo quest'ala imperdibile: sarebbe davvero uno spreco andare ad Istanbul senza concedersi di visitarla! Accedetevi senza riserve. Tra l'altro in quest'area del palazzo, probabilmente a causa del biglietto aggiuntivo richiesto, la folla era davvero scarsa ed era possibile visitare ogni stanza con tutta la calma necessaria.
Usciamo dal palazzo che sono circa le 15.30 (le guide solitamente consigliano di dedicare al palazzo un'intera giornata ma a nostro parere una mezza giornata intensa e bella densa è più che sufficiente) e scopriamo che, nonostante l'abbondante colazione, abbiamo una fame da lupi. Avremmo il tempo per vedere Aya Sofia (che chiude alle 17.00) ma la fame non ci permette di sostenere la lunga coda che si snoda dall'ingresso dell'edificio. Rimandiamo quindi Santa Sofia a un altro giorno e ci abbandoniamo alla folla che scorre inesorabile, osservando i ristoranti della zona. Restiamo colpiti da un ristorantino con i tavoli all'aperto e la cucina a vista che sembra quasi un bistrot. Ordiniamo un antipasto (della pita che ci viene portata accompagnata da burro, formaggio e hummus con i quali possiamo condirla a piacere)

 e un piatto kebab a testa (io scelgo il patlican kebab, il mio ragazzo un favoloso iskender). I piatti kebab sono ottimi, abbondanti e ci vengono serviti in tempo da record. Da bere ci concediamo un delizioso ayran, lo yoghurt leggermente salato che è la bevanda più bevuta in Turchia. Pagato il conto (30 lire turche a testa, circa 15 euro) decidiamo di dirigerci verso la stazione Sirkeci per ammirare lo spettacolo dei Dervisci danzanti ma la strada che avevamo pianificato per raggiungerla a piedi è bloccata da una pattuglia militare che ci invita a tornare sui nostri passi. Visto che il sole già inizia a calare decidiamo di guardarci un po' intorno ed osservare i negozietti della zona (per lo più trappole per turisti) e rimaniamo affascinati da un negozio vintage che vende soprattutto giacche in pelle situato all'interno di una vecchia scuola di preghiera nei pressi di Cemberlitas. 
Pian piano ci incamminiamo verso l'hotel dove ci fermiamo solo il tempo strettamente necessario per una doccia. Usciamo nuovamente e per 5 lire turche acquistiamo un pide piccante e una birra da un baracchino ambulante nei pressi dell'Ippodromo. Rifocillati ci dirigiamo verso un localino dimesso, il Caffé Yeni Marmara (Cayiroglu Sokak, Kucuk Aya Sofia) frequentato da studenti turchi e abitanti del quartiere in cerca di un po' di relax. Pur essendo quasi pieno e pur trovandosi a Sultanahmet il locale è situato un po' fuori dai soliti percorsi per cui non c'è neppure traccia di un turista; la cosa ci piace molto: ci accomodiamo sul terrazzino, che offre una vista francamente trascurabile ma che ci consente di provare il narghilè che il locale mette a disposizione senza ammorbarne l'aria. Scegliamo il narghilè aromatizzato alla mela e lo accompagniamo con due chai (il thé del luogo): spendiamo 10 lire turche a testa (circa 5 euro). Passiamo qui quasi tutta la sera, coccolati dalla musica fasil in sottofondo, a osservare gli altri avventori che giocano a backgammon o si scambiano appunti.

mercoledì 12 gennaio 2011

Lubiana: dritte e raccomandazioni

Spero che queste informazioni di carattere pratico possano tornarvi utili nel caso in cui decideste di visitare Lubiana.


STRADE E CIRCOLAZIONE


VIGNETTA


- Per accedere alla Slovenia è necessario acquistare la "Vignetta", un bollino che va affisso sul vetro della macchina (dove e come è spiegato chiaramente nel depliant illustrativo che vi consegnano al momento dell'acquisto). Questo adesivo permette di circolare liberamente per le autostrade slovene (ottime!!!) senza pagare il pedaggio. Il costo della "Vignetta" varia a seconda della durata della validità. Se avete intenzione di fermarvi in Slovenia solo pochi giorni vi conviene acquistare la "Vignetta" per una settimana che dura sette giorni esatti a partire dal giorno in cui la acquistate. Costo per un'auto: 15 euro (per le moto il prezzo è invece 7,50 euro).
E' possibile acquistare questo bollino sia in territorio sloveno che prima del confine, negli autogrill e tabacchini italiani prossimi al limiti tra uno stato e l'altro.
Attenzione! E' necessario acquistare la "Vignetta" anche se vi limitate a transitare in territorio sloveno per poi proseguire (ad esempio noi la acquistiamo anche quando andiamo in Croazia). Evitate di fare i furbi perché, anche ammesso che non vi mandino la multa a casa sulla base delle telecamere poste a tutti gli ingressi  e alle uscite delle autostrade e superstrade slovene, qualora vi fermasse la polizia slovena non avreste scampo: i poliziotti sloveni sono infatti inflessibili e rigorosi, quindi non sperate di cavarvela con una semplice tirata di orecchie! E poi, diciamocelo: perché noi italiani dobbiamo sempre fare la figura dei "furbetti" di turno quando andiamo all'estero? Non potremmo rispettare le regole che prevede lo stato che ci ospita (o che attraversiamo) senza tentare di aggirarle? E' una questione di civiltà!


Tabella costi:



Bollino annuo per veicoli il cui peso complessivo non superi i 3.500 kg95,00 
Bollino mensile per veicoli il cui peso complessivo non superi i 3.500 kg30,00  
Bollino settimanale per veicoli di peso complessivo inferiore a 3.500 kg15,00 
Bollino annuo per le motociclette47,50 
Bollino semestrale per le motociclette 25,00 
Bollino settimanale per le motociclette  7,50 


  
Note aggiuntive: 


* il bollino annuale è valido dal primo dicembre dell'anno precedente al 31 gennaio di quello successivo (vale cioè 14 mesi).


* il bollino semestrale vale per sei mesi a partire dal giorno di acquisto del bollino, oppure fino all'ultimo giorno del sesto mese.


* il bollino mensile vale dal giorno di acquisto fino alla fine del giorno recante lo stesso numero nel mese successivo. Se nel mese successivo mancasse lo stesso numero della data d'acquisto il bollino è da ritenersi valido fino alla fine dell'ultimo giorno del mese.


BENZINA


In un periodo in cui la benzina non accenna ad arrestare la sua frenetica ascesa, risparmiare qualche centesimo al litro può essere una benedizione, dunque imparate dai friulani: approfittate delle pompe di benzina slovene e rifornitevi a volontà.


SHOPPING


Uno degli aspetti positivi di Lubiana è che è possibile fare shopping fino a tardi: praticamente tutti i negozi sono aperti dalle 9 del mattino alle 20.00 con orario continuato. Purtroppo questa regola non vale al sabato e alla domenica, giornate in cui i negozi chiudono intorno alle 14.00 (alcuni la domenica non aprono neppure!).


CIBO


In città è possibile mettere qualcosa sotto i denti praticamente a qualsiasi ora del giorno e della notte. Bar e ristoranti sono aperti dalle prime ore della mattina fino alle 23.00 o a mezzanotte ed è inoltre possibile usufruire dei numerosi baracchini che vendono prelibatezze (patate fritte, hot dog, hamburger, zuppa,...) lungo le strade anche oltre quell'ora.


COSTUMI


In Slovenia la prostituzione non è illegale per cui sappiate che non rischierete di commettere reato se vi apparterete con una signorina che vi richiede un compenso. In particolare è facile che veniate adescati nei nightclub e streapclub della città: molte delle ragazze sono infatti a disposizione dei clienti anche "privatamente". A questo proposito, nel caso in cui invece voleste solo passare una serata divertente con gli amici (della serie "guardare ma non fare"), informatevi per tempo: molti locali notturni non offrono grandi spettacoli o attrattive ma semplicemente una sfilata di (più o meno) belle ragazze, neppure troppo discinte, che si propongo sfacciatamente ai clienti. Qualora non amaste questo tipo di locali ma foste interessati a questo genere di compagnia potreste chiedere alla reception di alcuni hotel della città di procurarvi una ragazza (nel seminterrato dell'hotel Slon c'è addirittura un nightclub - discretissimo, se non l'avessimo saputo da un depliant trovato in un bar non l'avremmo neppure notato! - che crediamo funga più che altro da "vivaio" per i clienti dell'hotel). Se volete usufruire di questa possibilità offerta dalla Slovenia questi sono i metodi da preferire, consigliati anche dagli uffici turistici, in quanto le ragazze proposte sono tutte soggette a periodici controlli sanitari. Nonostante la permissività nei confronti della prostituzione, è molto raro trovare ragazze "che battono il marciapiede" ma qualora ne incontraste sappiate che queste non sono ovviamente soggette a controlli e dunque vanno considerate "a rischio".

martedì 11 gennaio 2011

Lubiana: dove mangiare

Parlando di cibo a Lubiana non si può non pensare a porcini, tartufi e carne di ottima qualità. Potrete gustare queste prelibatezze praticamente ovunque in città e l'orario non sarà mai un problema: in quasi tutti i locali di Lubiana è possibile mangiare dal mattino fino a sera tarda, quasi sempre almeno fino alle 23 o addirittura a mezzanotte. Nonostante Lubiana ci sia piaciuta molto dal punto di vista gastronomico (abbiamo adorato, nonostante il prezzo non proprio onesto, anche gli hot dog con wurstel di vari tipi e la pleskavitza servita a mo' di hamburger proposti dalle baracche che affollano piazza Presernov nel periodo natalizio), avendoci passato solo un weekend, non abbiamo molti indirizzi da segnalarvi per pranzare o cenare. In ogni caso ci sentiamo di consigliarvi:

- lo Spajza Restaurant (Gornji Trg, 28): in assoluto il ristorante che ci è piaciuto di più. Piccolo e romantico, questo locale dai soffitti bassi tipici delle case di una volta è cosparso di utensili e chincaglierie d'epoca che ne rispecchiano perfettamente il nome (in sloveno infatti spajza significa "dispensa"). Dall'affettatrice d'antan (che vedrete in funzione se ordinate qualche salume) al vecchio registratore di cassa che campeggia sul bancone del bar sarete fin dall'ingresso immersi in un'atmosfera d'altri tempi. Sui tavoli tante candele a rischiarare l'ambiente dalla luce calda e soffusa. Il servizio è sollecito e accurato e le porzioni sono giuste - né troppo abbondanti né scarse - ma preparate con ingredienti di ottima qualità (tartufo, porcini, verdure, salumi,...) sparsi con generosità sui piatti. Provate il paté di selvaggina, o la favolosa e ricchissima zuppa di porcini. Il nostro piatto preferito? Sicuramente il filetto al tartufo: da leccarsi i baffi.

Per una cena per due, comprensiva di una antipasto misto, una zuppa di porcini, un piatto di ravioli ripieni di patate e aromi (che se non sbaglio si chiamano žilikrofi) conditi con gamberi e porcini, un filetto al tartufo (con tanto, tantissimo tartufo e accompagnato da patate e verdure grigliate) e ben 4 bottiglie d'acqua abbiamo speso 53 euro totali.



- Vodnikov Hram (Vodnikov Trg, 2): porzioni abbondanti e tavolacci vecchio stile caratterizzano questo ristorante a pochi passi dalla funicolare che porta al Castello. La caratteristica zuppa di porcini nella scodella di pane è una delizia ma noi abbiamo preferito le sostanziose tagliatelle al tartufo. Una nota negativa: durante il nostro pranzo il locale era mezzo vuoto (erano le tre passate del pomeriggio) eppure il servizio è stato lento, zoppicante, poco sollecito. Addirittura si sono dimenticati di portarci un piatto nonostante fosse scritto sull'ordinazione.
Comunque il locale sostanzialmente ci è piaciuto sia per la cucina che per i prezzi: io per una zuppa ai porcini e un piatto di tagliatelle al tartufo annaffiate da un buon boccale di Union gelata ho speso 14 euro.


- l'ultimo locale che vi voglio consigliare non è un ristorante ma una pasticceria. Si tratta della pasticceria Zvezda (che ha due sedi, una al piano terra dell'hotel Slon e l'altra in Wolfova, 14). Questo locale propone un'infinita scelta di thé e torte, molte delle quali piuttosto scenografiche e golose: una delizia per gli occhi oltre che per il palato! I prezzi non sono molto convenienti, ma le sue torte (soprattutto la sacher!) sono una leccornia da leccarsi i baffi. Per un caffé, un thé e due grosse fette di torta servite con abbondante panna montata abbiamo speso: 10,50 euro.


giovedì 6 gennaio 2011

Lubiana: lo shopping

GASTRONOMIA

- Molti viaggiatori suggeriscono di acquistare a Lubiana le specialità al miele tipiche del luogo. Francamente visto il rapporto qualità-prezzo (o meglio quantità-prezzo) sconsiglio di seguire questi suggerimenti: sebbene il miele sia effettivamente una specialità gastronomica del luogo (tanto che a pochi passi dal Municipio c'è persino un negozio chiamato HoneyHouse che vende solo ed esclusivamente prodotti a base di miele) i prezzi proposti ci sono sembrati davvero troppo esagerati. Persino al tanto decantato Mercato cittadino i prezzi sembravano una presa in giro, tanto erano gonfiati.
I prezzi più bassi li abbiamo trovati al mercatino di Natale (mini-candele al miele: 1.50 euro; mini-boccetta di grappa al miele: 3.50 euro), cosa più paradossale che realistica.
A onor del vero la grappa al miele è davvero un'autentica delizia, capace tra l'altro di riscaldare parecchio, pregio decisamente apprezzabile in una città che in inverno regala un clima veramente glaciale!
Se conoscete qualche personaggio autoctono vi consiglio di chiedergli dove trovare queste specialità: sicuramente saprà indicarvi canali più economici di quelli evidenti a dei semplici turisti.

- Le specialità a base di tartufo. Anche queste non ci sono sembrate molto economiche considerando che per cifre irrisorie si riesce a mangiare il tartufo nei ristoranti della città, ma comunque i prezzi per portarsene a casa un po' sono decisamente ragionevoli per i canoni italiani.

- I porcini. Terra boscosa e umida la Slovenia ha una riserva straordinaria di questi gustosissimi funghi: approfittatene. Dove comprarli? Al mercato cittadino!

VESTITI, ACCESSORI, SCARPE

Premetto che, essendo stata diverse volte in Croazia, mi aspettavo che i prezzi in Slovenia fossero ugualmente bassi: beata ignoranza! In realtà i prezzi, soprattutto sui vestiti, sono molto simili - se non superiori - a quelli italiani. Certo, ci sono le classiche catene low cost che ormai impazzano per tutto l'occidente ma nei negozietti un pochino più "tipici" e caratteristici la merce costa abbastanza. Fatta questa doverosa premessa su tutti i negozi visitati mi sento di consigliarvene solo qualcuno:

- SiSi (Stari trg 11): pensato per i bambini ma con un occhio di riguardo anche per i più grandi questo fiabesco angolo incantato di Lubiana racchiude delicati vestitini per bambini, gadget per la cameretta, coloratissime stoviglie a prova di caduta ma anche eco-bag prodotte a Parigi, portafogli in pelle fatti a mano, spille raffigurantti inquietanti bambini tristi e singolari oggetti d'arredo.
Imperdibile.

- Lola (Gallusovo nabrezje, 1): affacciato sul fiume è un piccolo, coloratissimo negozio che propone morbide pashmine fantasia, gadget divertenti per la casa, traverse con disegnate anacronistiche pin-up portatrici di divertenti motti femministi, orecchini a forma di frutta o dolci e bracciali ricavati da vecchi fumetti immersi nella resina. Molti degli oggetti esposti sono creati da designer locali.
Originalissimo.

- Devetka (Gornji Trg, 1): stoffe preziose e tagli che ricordano l'oriente, scarpe che sembrano sculture, l'arte che incontra la moda.

- Gallerija Emporium (Presernov trg, 5a): centralissimo, mastodontico, da ammirare soprattutto per l'architettura esterna, questo megastore della moda propone abiti e accessori dei più importanti brand internazionali a turisti e locali. Alta qualità, servizio sollecito e premuroso e prezzi altrettanto elevati.
Per i più esigenti.

- La città è inoltre provvista di grossi centri o aree commerciali, tra cui il BTC City (che al suo interno ha persino un aquapark) dislocato un po' fuori dal centro città, e il centralissimo Nama, amato dagli abbienti abitanti della città per aver portato i grandi nomi della moda internazionale a Lubiana.

ARTE

Lubiana è la città ideale per chi ama l'arte contemporanea, disseminata com'è di tante piccole gallerie indipendenti in cui è possibile acquistare delle opere interessanti anche per poche centinaia di euro. Volete cominciare una collezione privata? Iniziate da qui.

mercoledì 5 gennaio 2011

Lubiana - dove dormire

Ci siamo fermati a Lubiana due giorni e mezzo e abbiamo soggiornato all'Hotel Slon, un hotel della catena Best Western, molto più caldo e accogliente della maggior parte degli altri alberghi di questa catena, tanto da meritare il primo posto nella classifica degli hotel di Lubiana recensiti da tripadvisor. Ci siamo trovati benissimo senza spendere una follia: abbiamo approfittato del pacchetto "Il meglio di Lubiana" proposto dall'albergo. Per 55 euro a notte abbiamo avuto:
- una sistemazione centralissima (a meno di due minuti a piedi da piazza Preseren);
- un servizio sopraffino (con tanto di parcheggiatori in livrea);
- spumante e cesto di frutta in camera;
- una ricchissima colazione a buffet;
- accesso illimitato alla zona relax dell'hotel (sauna più palestra);
- una scelta illimitata di cuscini (con tanto di un "menù dei cuscini" tra cui scegliere);
- accesso wi-fi illimitato e gratuito sia in camera che negli spazi comuni dell'hotel.

Il personale è molto gentile e servizievole anche se piuttosto freddo e distaccato (ma suppongo che venga impartito loro di comportarsi così visto che la catena Best Western viene solitamente scelta da uomini d'affari che probabilmente non amano molto l'eccessiva invadenza). Altra nota dolente: la camera non era perfettamente insonorizzata e purtroppo si sentivano abbastanza i rumori provenienti dal corridoio (ma l'hotel, probabilmente consapevole del problema, aveva lasciato sui nostri comodini dei tappi per le orecchie usa e getta).

STANZA: 7 e 1/2
PULIZIA: 9
POSIZIONE: 10
SERVIZI: 8
QUALITA' DEL SONNO: 6 e 1/2

Consigliato.

Lubiana: cosa vedere e cosa fare

Lubiana è una città davvero piccola, visitabile tranquillamente in una giornata o un weekend se preferite fare le cose con calma. Nonostante le ridotte dimensioni vi consiglio comunque di visitarla, perché è davvero molto molto carina, ideale per un weekend romantico, soprattutto nel periodo natalizio.

Ecco come potrete passare il vostro tempo nella capitale slovena:



- visitare il castello della città (Ljubljanski Grad).
Vi consiglio di raggiungerlo a piedi: a discapito di quanto si legge nelle guide e nei siti della città la scalata al castello è ripida ma non vi richiederà più di 5-10 minuti (ve lo dice una che non è per niente in forma, quindi fidatevi!). Ho trovato davvero molto pittoresco il sentiero a gradinate creato per salire al Castello e perciò vi consiglio assolutamente di salire a piedi ma se proprio non ve la sentite o avete bambini piccoli o anziani potrete prendere la funicolare (biglietto per la salita: 1.50 euro) che in pochi secondi vi porterà da Krekov Trg direttamente alle fondamenta del Castello.
Onestamente la struttura del Castello è piuttosto graziosa ma non così estasiante da giustificare un biglietto d'ingresso (che infatti non è previsto). Si accede quindi gratuitamente alla rocca ma sono a pagamento sia le visite guidate (5.00 euro a testa per gli adulti, 3.50 euro per i bambini, studenti di scuole superiori e università, e anziani) che la salita alla torre (3.50 euro a testa per gli adulti, 2.00 euro per i bambini, studenti di scuole superiori e università, anziani e gruppi di più di 15 persone) che permette di ammirare la città dall'alto e di avere un assaggio della storia della Slovenia grazie a un filmato della durata di circa venti minuti.



- ammirare le numerose chiese della città: meravigliose, colorate, sinuose, tenute alla perfezione. La più conosciuta e ammirata è probabilmente la cosiddetta Chiesa delle Orsoline (Chiesa della SS. Trinità) davanti alla quale si erge la colonna della SS. Trinità - eretta nel 1693 come ringraziamento della città per essere sfuggita alla pestilenza di quell'anno - ma la nostra preferita è di sicuro la Chiesa Ortodossa, vicino al Parco Tivoli.

- passeggiare mano nella mano lungo il fiume apprezzando la vista che offrono i tre ponti più famosi della città: il ponte a tre navate, quello dei calzolai (il più bello nel periodo natalizio) e il famosissimo ponte dei draghi.

- fare un giro al Parco Tivoli e, se il tempo lo consente, farci un picnic. Vicino alla zona delle ambasciate straniere il parco è un'immensa distesa verde in salita arricchita qua e là da qualche albero maestoso.



- visitare il mercatino di Natale e ammirare lo splendido gioco di luci e festoni che vengono usati per abbellire la città nel periodo delle feste.

- visitare il Mercato cittadino, aperto dalle prime ore del mattino alle 16 (in inverno) e alle 18 (in estate). Onestamente non siamo stati granché impressionati da questo mercato che abbiamo valutato piuttosto scarno e povero. In particolare abbiamo trovato agghiaccianti le bancarelle che vendevano abbigliamento: la moda proposta era quella di 10 anni fa ma i prezzi erano attualissimi!!! Davvero troppo, troppo cari. In generale questo mercato ci è sembrato più una trappola per turisti (pieno di merce di discutibile qualità a prezzi improponibili... un esempio: un vasetto di miele da 30 g cosatava tra i 3 e i 5 euro!). L'unica offerta valida ci è sembrata quella di frutta e verdura; in particolare ci sono piaciute: la bancarella che vendeva solo cavolo-verza (cotto o crudo a piacere) e quelle che vendevano solo mele e surrogati (buonissimo il succo!). Una particolarità: ben 2 banchi vendevano solo ed esclusivamente ceri da chiesa.

- il Museo di Arte Moderna. Sopratutto, se potete, durante l'importantissima Biennale di arti grafiche.

- strafogatevi di cibo: la cucina slovena è un interessante miscuglio di sapori balcanici, mediterranei e austro-ungarici, non lasciatevela sfuggire!

- rimanete incantati di fronte alla straordinaria architettura della città, resa ancora più bella dall'eccezionale pulizia, ordine, cura che regna ovunque. Un esempio? Durante il nostro soggiorno un pomeriggio ha iniziato a nevicare: un'ora dopo tutte le strade della città, comprese quelle esclusivamente pedonali, erano state completamente spalate.

- assistete a un concerto in piazza Preseren circondati da sloveni beati che cantano a squarcia gola.

- ammirare il palazzo del Municipio (Rotovz) e la fontana della Carniola (interessante allegoria dei tre fiumi carnioli).

- girovagare per l'anacronistica, sfarzosa e romantica Kongresni trg (Piazza del Congresso) su cui si affacciano il palazzo della Filarmonica slovena, quello dell'Università.