Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.


- Charles Baudelaire -



venerdì 28 settembre 2012

MADRID: leccornie e golosità. Ovvero: dove mangiare.


Sono stata a Madrid solo 4 giorni, quindi non ho molti indirizzi da proporvi, ma spero che quelli che vi segnalo qui possano tornarvi utili, anche perché devo ammettere che sono stata piuttosto fortunata sul fronte cibo.
Per quanto riguarda le tapas è doverosa una precisazione che sembra stupida ma che poi si rivelerà utile: tenete sempre il conto di quante ne mangiate perché, anche se prese singolarmente costano poco, una tira l’altra, e il conto finale potrebbe rivelarsi non proprio abbordabile. Se siete indecisi sul numero ordinate una media racion o una racion dal menu e chiedete ai camerieri di proporvi vari assaggini.
A Madrid tra l’altro servono una delle mie schifezze preferite, ovvero le patatas bravas: goduriose patate in salsa di pomodoro piccante.

LOS AUSTRIAS, SOL E CENTRO

RESTAURANTE SOBRINO DE BOTIN (Calle de los Cuchilleros 17): qui la prenotazione è obbligatoria e sappiate che non è affatto un locale economico, ma ne vale la pena. Si tratta del ristorante più antico del mondo (1725) ancora in attività e gli interni rendono sicura testimonianza di una storia così ricca. Compare nel Guinness dei Primati ed è stato citato in Fiesta di Hemingway (!!!). Impossibile non trovarci turisti o pretendere un servizio pacato e non sbrigativo (visto l’affollamento) ma forse riuscirete ad evitare in parte il problema scegliendo di andarci a pranzo (anziché a cena), meglio se in un giorno infrasettimanale. Io ho provato il maialino da latte (cochinillo) ed era delizioso, ma in generale tutti i piatti che ho visto mi sono parsi ottimi. Se potete, cercate di farvi sistemare nella cantina con il soffitto a volte.

BANGKOK CAFE’ (Calle de Bordadores 15): la padrona e le cameriere di questo locale hanno la faccia come il derrier, ma la cucina è molto buona, i piatti sono abbondanti, e se riuscite a sedervi vicino alla finestra godrete della vista sull'affollata via commerciale sottostante. La cucina thailandese a me generalmente piace abbastanza, ma devo dire che qui in particolare propongono veramente degli ottimi piatti. Inoltre i prezzi sono molto ragionevoli, il che non guasta mai: da provare.

MUSEO DEL JAMON (Calle Mayor 7): onestamente credo di aver mangiato del prosciutto migliore al supermercato del mio quartiere, ma questo bar/ristorante/gastronomia/negozio di alimentari viene considerato il tempio del jamon madrileno. E’ simpatico, soprattutto per le centinaia di prosciutti che pendono dal soffitto, quindi è un buon posto in cui fare foto-ricordo sceme. Inoltre all’ora del (nostro) orario dell’aperitivo lo affollano un sacco di turisti e ragazzi giovani, per cui credo sia un ottimo posto dove fare conoscenze.

CERVECERIA 100 MONTADITOS (Calle Mayor 22… ma ce ne sono molti altri sparsi per la città): qui non troverete alta cucina né chissà quali piatti raffinati, ma se avete fame e voglia di una cosetta sfiziosa è il luogo ideale. Propone moltissime varietà di mini-bocadillos che bisogna scegliere da una lista sparsa sui tavoli. E' necessario compilare autonomamente “la comanda” quindi passarla in cassa e pagare: l’ordine arriva poco dopo. Ogni panino costa 1,20 euro ma è piuttosto piccolo e probabilmente non vi basterà; se non sbaglio il locale prevede piatti con 3-4 paninetti diversi assortiti, che vanno sempre scelti tra le decine di combinazioni possibili. Ovviamente sono presenti tutte le specialità spagnole (chorizo, tortilla, jamon, calamares) e io, fossi in voi, punterei su quelle.

MERCADO DE SAN MIGUEL: si tratta del mercato ortofrutticolo coperto di Plaza de San Miguel. All’interno, più che ortaggi, troverete leccornie locali, sushi, ostriche, formaggi. Ogni pietanza si può mangiare sul posto (poggiandosi su appositi tavolini predisposti al centro della struttura) o portar via, ma io vi consiglio di venir qua all’ora dell’aperitivo, bere un bicchiere di vino e farvi stuzzicare l’appetito dalle delizie che solo questo mercato può offrire. E’ talmente affollato che quasi sicuramente finirete con l’attaccare bottone con qualcuno. 

HUERTAS E ATOCHA

LOS GATOS (Calle de Jesus 2): le migliori tapas di Madrid le ho mangiate qui. L’ambiente è molto caratteristico, il personale gentile e il cibo delizioso. Particolarmente apprezzate dai clienti abituali sono le tostas, cioè i crostini con tapas: il mio preferito è senz’altro quello ai calamari.

Madrid: Shopping Time


La maggior Parte dei negozi di Madrid mi è parsa chiusa di domenica, quindi gli orari che riporto si riferiscono principalmente ai giorni compresi tra lunedì e sabato.

LOS ASTURIAS, SOL E CENTRO

SALVADOR BACHILLER (Gran Via 65; orario: 10-21): non è economico né sobrissimo, ma secondo me fa delle belle borse e anche dei bei portafogli. In genere sceglie colori sgargianti e luminosi che tuttavia non sconfinano mai nel kitch.

CONVENTO DEL CORPUS CRISTI - LAS CARBONERAS (Plaza del Conde de Miranda; orario: 9.30-13 e 16-18.30): qui ci dovete venire perché fa troppo “monastero spagnolo medievale feat. La Monaca di Monza”.
Le suore di questo convento fanno dei pasticcini piuttosto buoni ed è possibile ordinare quello che si desidera attraverso una porticina  apposita che impedisce di vederle (sono suore di clausura). Dopodiché bisogna uscire in Calle del Codo ed attendere che le suore consegnino la mercanzia: i prodotti passano attraverso una piccola porta girevole che permette lo scambio senza che le suore vengano viste.

EL CORTE INGLES: come tutti i grandi magazzini mi ricorda l’Upim e non mi fa impazzire, ma è un buon indirizzo da tenere a mente per fare la pipì a scrocco, tanto nessuno vi degnerà del benché minimo sguardo.

CASA DE DIEGO (PLAZA DE LA PUERTA DEL SOL; orario: 9.30-20): qui ho comprato un souvenir per mia nonna. Va precisato che lei è una feticista di ventagli e dunque è stata felicissima. La Casa de Diego è infatti un negozio del 1858 che vende e ripara non solo ventagli di pregio ma anche scialli, bastoni da passeggio e ombrellini da smorfiosa.

CASA HERNANZ (Calle de Toledo 18; orario: 9-13.30 e 16.30-20): preparatevi ad aspettare ore, questo negozio è sempre affollato! Ma armandovi di pazienza potrete fare delle espadrillas di qualsiasi forma, colore, consistenza vi piaccia. Non credo sia possibile trovare un assortimento maggiore.

HUERTAS E ATOCHA

LOMOGRAPHY (Calle de Echegaray 5; orario: 11-20.30): ebbene sì, la mia ossessione per le macchinette vintage ha preso piede anche a Madrid. Questa è la marca che produce non solo la mia splendida Diana rosa, ma anche i rullini che uso, che sono rari e difficili da trovare. Magari non ve ne frega nulla, ma se siete lomography appassionati come me vi farà piacere dare una sbirciatina a questo negozio ben fornito.

SALAMANCA

AGATHA RUIZ DE LA PRADA (Calle de Serrano 27; orario: 10-20.30): può piacere o non piacere. A me non fa impazzire ma ho un ombrello, un astuccio e un porta chiavi firmati da lei quindi dovrei tacere. Se vi piace non c’è luogo migliore in cui acquistare le sue creazioni.

AMAYA ARZUAGA (Calle de Lagasca 50; 10.30-20.30): è un po’ eccessiva e rischia di diventare pericolosamente kitch, ma i suoi abitini - se scelti con attenzione e indossati con sobrietà – possono essere davvero sexy, quindi se vi preparate a un romantico tete-a-tete venite a fare acquisti in questa boutique.

CAMPER: in questo quartiere trovate forse il più grande negozio di scarpe di questa marca, ma io personalmente considero queste calzature veramente orrende quindi non vi darò l’indirizzo, né tantomeno il permesso di acquistarne un paio.

MO BY MARIA ROCA (Calle del Conde de Aranda 10; orario: 10.30-20): questo negozio piuttosto imbucato vende belle borse in pelle e gioielli davvero carini. Fateci un giro e fatemi sapere se è rimasto un posto valido in cui autogratificarsi.

SARA NAVARRO (Calle de Jorge Juan 22; Orario: 10.30-20.30): se vi piacciono le sue scarpe preparatevi a fare un leasing. Credo tenti di ricalcare le orme di Manolo, anche se a mio avviso non è al suo livello. Comunque fa delle cose davvero carine, anche se molte delle scarpe che propone sono più adatte a una sposa che alla vita di tutti i giorni.

ORIOL BALAGUER (Calle de José Ortega y Gasset 44; 10-14.30 e 17-20.30): questa è una boutique a tutti gli effetti, ma anziché esporre borsette o gioielli propone una marea di squisite varietà di cioccolato. Godetevelo.

VINCON (Calle de Castello 18; 10-20.30): gadget divertenti quanto inutili e oggetti di design catalano.

MALASANA E CHUECA

MADERFAKER INDUSTRY (Calle del Pez 14; orario: 11-14.30 e 17-21): questo luogo di culto delle pantere nere merita una visita anche solo per l’idea fondativa originale. Si tratta di un negozio che propone vestiti, CD, DVD, poster e accessori che rendono omaggio alla musica e al cinema afroamericano degli anni ’70. Semplificando potremmo definirlo così: i proprietari sono completamente fuori di testa, e il pubblico di riferimento è davvero LIMITATISSIMO ma per ora il negozio non fallisce ed è giusto rendergli omaggio.

FUTURAMIC (Calle de Valgame Dios 5): qui vendono degli oggetti fighissimi, tipo juke-box anni ’60, affettatrici di inizio secolo, macchine da cucire degli anni ‘30 e altre cose assolutamente inutili e polverose che io acquisterei in gran massa. Tutti gli oggetti esposti sono originali, ed è quindi impossibile trovare cineserie scadenti. Non tutto è in vendita.

LA JUGATERIA (Travesia del San Mateo 12; 11-15 e 17-21): si tratta di un sexy shop come se ne trovano solo nelle grandi capitali: non ci sono sfigati con la faccia da pervertiti né commessi sinistri, ma solo gente che si fa gli affaracci suoi e ti vende un vibratore come se fosse un pacchetto di gomme. I prodotti esposti tra l’altro sono cose abbastanza raffinate e di classe e non schifezze che potreste trovare a un addio al nubilato di paese.






MADRID: cosa vedere


LOS AUSTRIAS, SOL E CENTRO

PLAZA MAYOR: Secondo me è la piazza più bella di Madrid, e ci sono sempre tipi strani e originali che ci passano. Questa piazza accogliente, denotata da colori caldi e affreschi sorprendenti è costruita nel tipico stile herreriano, gli elementi più caratteristici del quale sono le guglie in ardesia. Fino alla fine del XIX secolo ospitò corride, spesso organizzate per festeggiare matrimoni o nascite reali. Qui venivano allestiti anche i tribunali dell'Inquisizione seguiti dalle relative esecuzioni. La domenica i portici che la circondano sono occupati da bancarelle piene di vecchie monete e francobolli, mentre a dicembre è qui che viene allestito il mercatino di Natale.
Voto: 7 e 1/2.

PLAZA DE LA VILA: è una piazzetta piccolina e quasi sempre deserta ma secondo me è davvero carina e merita una visita.
Voto: 7.

PLAZA DE RAMALES: non è granché famosa, ma passeggiare per questa piazza nei pomeriggi soleggiati è, secondo me, un’esperienza unica.
Voto: 7 e 1/2.

PLAZA DE ORIENTE: ricorda un po’ Versailles, e in effetti è quella l’ambizione con cui è stata creata. Progettata da Velazquez è forse la miglior testimonianza del passato imperialista spagnolo.
Voto: 8.

PALACIO REAL: a pochi passi da Plaza de Oriente, il Palazzo reale spagnolo è una di quelle attrazioni che proprio non si possono saltare. Se siete studenti portate con voi un documento dell’Università: dovreste riuscire a entrare a prezzo ridotto. Il palazzo è un po’ pretenzioso e molto arzigogolato ma devo ammettere che è molto bello, soprattutto nelle giornate di sole, quando le sue mura bianchissime diventano quasi accecanti. La cosa che mi è piaciuta di più è la Farmacia Real, che vi consiglio vivamente di visitare.
Voto: 8.

PLAZA DE LA PUERTA DEL SOL: da quel che ricordo non è bella, né ben frequentata ma sicuramente ci passerete un milione di volte. E’ lo snodo principale della città e si trova a pochi passi dalle vie più stracolme di negozi che si possono trovare a Madrid. Inoltre, qui vicino ci sono alcuni dei ristoranti di cui vi parlerò nel prossimo post.
Voto: 4.

LA LATINA E LAVAPIES

BASILICA DE SAN FRANCISCO EL GRANDE: di regola non amo molto le chiese ma questa mi è piaciuta parecchio e per qualche assurdo motivo mi ricorda i luoghi di culto dell’est Europa. Secondo me merita soprattutto l’esterno.
Voto: 8.

HUERTAS E ATOCHA

CENTRO DE ARTE DE REINA SOFIA: ci sono 3 musei a Madrid che proprio non potete perdervi, e questo è il primo. Non è il mio preferito ma onestamente sareste blasfemi se non lo visitaste. Vale la pena di venire qui anche solo per un’opera: Guernica, davanti alla quale si accalcano sempre decine di giapponesi armati di macchine fotografiche. Effettivamente merita. In più ci sono altre belle tele di Picasso e anche di Dalì, quindi dovete dargli un'occasione. Anche la struttura del museo merita, il che vi dà un'ulteriore ragione per vincere la pigrizia e trascinare le vostre stanche membra fin qui.
Voto: 7 e 1/2.

ANTIGUA ESTACION DE ATOCHA: io amo questa stazione perché pullula di piante e uccelli. Cioè, è una stazione ma al tempo stesso sembra una serra: davvero unica! Dentro la stazione troverete anche il monumento alle vittime dell’11 marzo 2004, che francamente meriterebbe una visita anche solo per quello che rappresenta. Va comunque precisato che è proprio ben fatto e originale: quindi dateci un’occhiata, non sprecherete più di dieci minuti e vedrete qualcosa di veramente unico e toccante.
Voto: 8+.



PASEO DEL PRADO E EL RETIRO

MUSEO DEL PRADO (la domenica l’ingresso è gratuito): francamente è un museo molto sopravvalutato. Le guide lo esaltano, i turisti (soprattutto quelli un po’ più “maturi”) ne decantano la bellezza e penso non si possa visitare Madrid senza vederlo, ma più per tradizione che per merito. Intendiamoci: le tele esposte sono opere d’arte famose che vale la pena vedere “dal vivo”, ma il museo è organizzato in maniera molto “vecchia” e stantia, è pesante, noioso, di difficile scorrimento. Insomma, se avete visitato il MET o il Musée d’Orsay vi sembrerà preistorico e insostenibile. L’attrazione più valida, a mio avviso, sono le pinturas negras di Goya, ma anche grandi classici della pittura spagnola (come la Maya desnuda).
Voto: 6-.

PLAZA DE NEPTUNO: è kitch ed esagerata, ma se progettate un giro per musei sicuramente ci passerete. Non mi fa impazzire ma la fontana che ne occupa il centro è sicuramente impressionante e maestosa. Io qui ho incontrato un paio di tossici molesti quindi magari la mia opinione è un po’ falsata. Fate attenzione (anche se di solito ci passa la polizia a cavallo).
Voto: 6 (giusto per rendere omaggio alla fontana).

MUSEO THYSSEN-BORNEMISZA: questo è in assoluto il mio museo preferito di Madrid e uno dei miei preferiti al mondo. Se vi recate a Madrid dovete assolutamente venire qui e sappiate che se non lo farete incorrerete nella mia collera più feroce. Il museo è ben organizzato, raccolto, sensato. Le opere sono ben visibili e le sale non sono mai troppo affollate. Espone Canaletto, Monet, Sisley, Van Gogh, Degas, Renoir, Hopper e anche quell’amore di Lichtenstein, tanto per citarne solo alcuni. Stupendo!
Voto: 9+.

CAIXA FORUM: è una delle costruzioni più sorprendenti e insolite di Madrid e sicuramente merita un’occhiata. All’interno vengono esposte mostre e opere abbastanza interessanti, ma il vero motivo per venire qui è l’edificio stesso, quindi risparmiate pure l’ingresso. Ovviamente, se qualcuno è appassionato di arte mi considererà un'inetta ignorante; anzi, un mio amico designer lo considera l'unico museo di Madrid degno di attenzione. I miei consigli tuttavia si rivolgono a persone "normali" tipo la sottoscritta, quindi ribadisco la mia opinione: limitatevi ad ammirarne la struttura, soprattutto se avete pochi giorni a disposizione.
Sulla facciata adiacente al museo potrete ammirare il jardin colgante: una parete di quattro piani interamente ricoperta di piante.
Voto: 7.



PLAZA DE LA CIBELES: questo slargo grandioso ed esagerato per certi versi mi ricorda Parigi. Più che una vera e propria piazza in cui passeggiare amabilmente è un maxi spiazzo invaso dal traffico, ma gli edifici che lo circondano vi lasceranno a bocca aperta. La sua principale attrazione è il Palacio de Comunicaciones che sembra la Casa Bianca ma in realtà è solo la sede centrale delle Poste.
Al centro della piazza sorge la splendida fontana che raffigura la dea Cibele (e che –pensate un po’- dà pure il nome alla piazza) che a quanto ne so è il luogo di ritrovo preferito dei tifosi del Real Madrid (i quali, di tanto in tanto, si divertono pure a staccarne un pezzetto).
Voto: 8 e 1/2.

PARQUE DEL BUEN RETIRO: è un bel parco, rigoglioso, ameno, amabile. Potete visitarlo per una passeggiata, potete organizzarci un pic-nic o improvvisare una sessione di bird watching, ma il vero motivo per cui mi piace è che offre la possibilità di fare delle romanticissime gite in barca (4 euro per 45 minuti), tipo quelle che fanno i tizi nei film americani al loro primo appuntamento. Ovviamente, io non ho mai trovato uno straccio d’uomo disposto a remare per me, ma magari voi siete più fortunati.
Voto: 7.

SALAMANCA

PLAZA DE TOROS E MUSEO TAURINO:  ebbene sì, qui fanno le corride e nel museo annesso le esaltano. Per questo motivo noi ci siamo rifiutati di visitare questo luogo, dunque non possiamo esprimere giudizi, ma solo segnalarvi che esiste.

PUERTA DE ALCALA’: a me ha ricordato un po’ la Porta di Brandeburgo di Berlino. E’ grandiosa e molto bella, davvero suggestiva anche se molto trascurata. Questa era un tempo la porta di accesso alla città e il luogo in cui si riscuotevano i dazi doganali. Inoltre se siete persone molto ma molto fortunate potreste assistere alla cosa più figa del mondo: due volte all’anno – in autunno e primavera – la vicina rotonda viene chiusa al traffico per far spazio alle greggi che vengono condotte dai pascoli estivi a quelli invernali e viceversa.
Voto: 8.



CHAMBERI E ARGUELLES

TEMPLO DE TEBOD: questa attrazione costruita nel 2200 a.C. (circa) può risultare piuttosto indigesta al turista più intransigente. Si tratta di un tempio egizio assolutamente fuori luogo (ed è proprio questo che mi piace!) situato nel Parque de la Montana. Il tempio è stato salvato dalle acque del lago Nasser e donato dall’Egitto alla Spagna in segno di ringraziamento per la partecipazione ad importanti scavi archeologici. In realtà non c'è molto da vedere e il tempio in sé è piuttosto piccolo ma la sua collocazione inconsueta lo rende a mio avviso una meta di sicuro interesse.
Voto: 8.



FARO DE MADRID: quando ci sono stata io, il faro era in fase di restauro e quindi chiuso al pubblico ma spero che nel frattempo abbia riaperto, perché dicono che dalla cima di questa torre si possa godere di uno dei panorami più suggestivi della capitale.

ESTACION DE CHAMBERI: questa stazione è stata abbandonata a sé stessa per decenni, perché l'ampliamento della metro l'aveva resa obsoleta. Tuttavia da qualche anno si è trasformata in un museo volto a ricreare l’epoca della costruzione della stazione stessa (il 1919), con tanto di pubblicità del periodo e altri cimeli risalenti a quasi un secolo fa. Un salto nel passato insolito e non convenzionale! W il vintage!
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     


martedì 28 agosto 2012

Rovinj

Mettendo da parte la mia avversione per l'arroganza croata (che in questa città mi ha rovinato più di un bel momento) vi lascio qualche scatto dall'Istria,che resta comunque una terra meravigliosa.

mercoledì 1 agosto 2012

Lisbona: Cosa Vedere - Quinta Parte: Lisbona Est

Il motivo principale per venire in questa zona della città è la possibilità di ammirare la zona dell'Expo, uno spazio vivibile, futuristico ma allo stesso tempo a misura d'uomo. Il luogo perfetto in cui trascorrere un sabato pomeriggio all'insegna del relax. La metro che serve questa parte della città (metro oriente) è pulita, puntuale, efficiente. In aggiunta, la fermata della zona dell'Expo è veramente meravigliosa, decorata com'è di tanti, meravigliosi azulejos.



Parque das Nacoes





Non ci crederete ma fino al 1990 Cabo Ruivo era un'area desolata occupata solo da squallidi magazzini e puzzolenti serbatoi di petrolio ma recentemente il recupero delle aree industriali sembra essere la moda più in voga tra le capitali europee e a metà degli anni '90 anche quest'area fu recuperata in vista dell'Expo del '98. La Fiera Mondiale durò 4 mesi alla fine dei quali l'area divenne un terreno fertile per lo sviluppo intensivo di hotel, uffici, nuove zone commerciali (come ad esempio lo splendido centro commerciale Vasco de Gama). Il cuore del quartiere è il meraviglioso Oceanario, ma forse l'eredità più importante lasciata dall'Expo ai lisboneti è lo spazio aperto lungo il Tago. Qui il fiume si ingrossa notevolmente e gli abitanti della città amano distendersi sull'erba che lo costeggia prendendo il sole: questa è infatti l'unica zona della città in cui il fiume scorre lontano dal traffico. Anche la vita notturna ha iniziato a spostarsi qui. Qui vicino c'è anche il ponte Vasco de Gama, che è stato a lungo il ponte più lungo d'Europa e la cui costruzione è stata al centro di uno dei più accesi dibattiti politici degli ultimi anni.
Voto: 8.




Oceanario (aperto: 10-20 in estate; 10-19 in inverno; ingresso intero: 10,50; ridotti: 5,25-9,50; libero sotto i 4 anni)



Non siamo entusiasti fruitori di questo tipo di attrattive, eppure, l'Oceanario di Lisbona ci ha davvero appassionati. Perfetto soprattutto per bambini e famiglie, è in grado di sorprendere chiunque con le dimensioni giunoniche dei suoi squali, la gran quantità di pesci tropicali e la simpatica allegria dei suoi pinguini.
Voto: 7+.

Lisbona: Cosa Vedere - Quarta Parte: Lungofiume Occidentale

Belém



Belém è il fiore all'occhiello della Lisbona turistica più sfacciata: le sue vie e i suoi monumenti sono immortalati nelle cartoline, i turisti la prendono d'assalto quotidianamente, l'architettura che propone è la più eclettica e originale della città. Belem è un museo a cielo aperto e le sue due opere di punta sono la Torre de Belém e il Mosteiro dos Jeronimos. Inoltre, in zona, troverete la pasticceria più famosa e più buona della città, l'affollatissima Antiga Confeitara de Belém che serve pastéis de Belém dal 1837.

Torre de Belém (aperta: 10-17 mar-dom da ottobre ad aprile; 10-18.30 mar-dom da maggio a settembre; ingresso: 3 euro (intero); 1,50 euro (ridotto); gratis per chi non ha ancora compiuto 15 anni)

Questa piccola e originale fortezza del XVI secolo non vi può non strappare un sorriso. Facilmente accessibile grazie a una passerella di legno che inizia nel parco adiacente, la torre è uno dei simboli di Lisbona (se non IL simbolo per antonomasia) che in foto - vi avvertiamo - sembrerà meno bello di quanto non risulti dal vivo. I motivi di pietra che ne ricoprono la superficie richiamano le scoperte marittime degli esploratori portoghesi, condite con cime intrecciate e crocifissi sparsi per riempire i buchi. Insomma: un tripudio di simboli a profusione. Vi sconsigliamo l'ingresso (noioso, affollato, insignificante). Limitatevi a rimirarne la straordinaria superficie, splendente nella luce aranciata dei tramonti lisboneti.
Nei pressi della torre c'è un singolare monumento a V che onora i caduti portoghesi nelle guerre coloniali iniziate negli anni '60 e terminate con la rivoluzione del 1974.
Voto: 8.

Mosteiro dos Jeronimos (aperto: 10-17 mar-dom da ottobre ad aprile; 10-18 mar-dom da maggio a settembre; ingresso: 4,50 (intero); 2,25 (ridotto); libero sotto i 15 anni. Libero per tutti la domenica se si entra entro le 14)



Questo monastero del XVI secolo è spettacolare, in ottime condizioni e davvero sorprendente. Contiene la tomba di Vasco de Gama e la sua chiesa (pervasa costantemente da una luce sognante creata dalle splendide vetrate istoriate) è spesso usata per i matrimoni dei notabili della città. E' il capolavoro assoluto dello stile manuelino (variante portoghese del tardo gotico) che qui trova la sua più compiuta e suggestiva resa. La sua costruzione fu voluta da Dom Manuel I per ringraziare Dio dei buoni esiti delle esplorazioni per mare. Nel meraviglioso chiostro si tengono concerti ed altri eventi (anche pseudo-mondani). Nel parco antistante il monastero, la domenica, si tiene un piccolo mercatino dell'usato, in ci potrete trovare soprattutto vecchi vinili e libri antichi, oltre a qualche cartolina della vecchia Lisbona in bianco e nero.
Voto: 9+.